Categoria: L'orto di casa nostra
Rinnovo regolarmente la tessera dei trasporti per mia figlia.
Non lo faccio da "cosiddetto" buon cittadino che non si fa riconoscere, come da campagna criminalizzatrice di cui va vantandosi la sindaca Raggi (https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/videos/741039102745208/), bensì da "cittadino vessato", in quanto fosse per me non pagherei neanche un centesimo per qualcosa che trovo assurdo non sia gratis.
Tanto più che se ti muovi in due persone, sei euro tra andata e ritorno, di per sé il mezzo privato è già più conveniente; in tre ci scappa pure una capatina al Bar per tutti.
In una città come Roma, quindi, chi usa il trasporto NON privato, erroneamente definito trasporto pubblico, fa del bene in generale e non solo a se stesso. La dizione più corretta sarebbe pertanto "trasporto di utilità generale".
Diversamente da chi non lo usa, infatti, chi usa il mezzo privato contribuisce in percentuale maggiore al traffico e all'inquinamento ambientale che ne consegue, con quindi maggiori costi per la collettività per tutti i danni legati all'inquinamento, dalla salute alla tutela del patrimonio.
Poi ne potremmo buttare lì un'altra decina, tipo che chi usa il mezzo privato impiega una materia prima di cui non disponiamo, con quindi aggravio della bilancia commerciale con l'estero.
Certamente, va detto, molti che usano il mezzo privato è perché non ne possono fare a meno; ma per l'appunto, è soltanto grazie agli scemi che non lo usano se forse si riesce a circolare in maniera decente, perché se tutti usassimo il mezzo privato, in una città come Roma non arriverebbe neanche la frutta ai mercati, che alle sei di mattina i mezzi di utilità generale già sono discretamente pieni.

Premesso ciò, ora non è certo colpa della sindaca Raggi se a Roma i mezzi di utilità generale non sono gratuiti.
Ma a vederla così impegnata per risolvere il problema dal lato dell'entrata del biglietto, anziché preoccuparsi di fare un bilancio generale dei costi e dei benefici, per così magari scoprire che potrebbe costare meno far viaggiare gratis le persone anziché ripulire il patrimonio architettonico un anno sì e l'altro pure, per non dire poi dei benefici in termini di salute, ecco, la domanda sorge spontanea: quelli di prima li conoscevamo, volevano addirittura privatizzare (e se privatizzi qualcuno dovrà pur far profitti), ma a che serve un cambiamento che non cambia un bel nulla?
Anzi no, qualcosa alla fine in effetti sta cambiando: la ragazzetta ci fa pure la morale!

PS: sì, lo so, all'estero il biglietto si paga. E 'sti gran cosi?!
I conti di cui sopra sono forse sbagliati? O forse a far due conti si scopre che è meglio più persone sugli autobus, anche gratis, che sui mezzi privati?