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Purtroppo, di nuovo in evidenza: Contro ogni forma di razzismo
Caro Beppe,
premesso che al ballottaggio non ho votato, mi permetto lo stesso di parlare da cittadino residente a Roma.
C'è una Sindaca ed una formazione politica legittimamente eletti, ne prendo atto, così come prendo atto che dovrebbe essere lecito attendersi che qualcosa, a Roma, succeda.
E sottolineo il "succeda".
Ho altresì una convinzione sulla quale, credo, potremmo trovarci d'accordo: la Sindaca Raggi non è una "politicamente" incapace.
Anzi, è certamente vero il contrario.
Una che in un movimento che fa della trasparenza la propria bandiera, si è potuta permettere di tenere nascosti, impunita (in riferimento al Movimento di appartenenza), alcuni aspetti delle sue esperienze lavorative "politicamente" significative, è ben altro che sprovveduta.
Si trattava di questioni omesse dall'allora Sig. Raggi in quanto ritenute non rilevanti ai fini della candidatura alle comunarie, come se spettasse al giudicato, e non all'elettore che deve giudicare, decidere se e cosa sia rilevante.
Non so a Genova o a Milano, ma a Roma, chi fa così, lo si definisce 'na Sola!
Una gran bella "Sola", come peraltro confermano le indiscrezioni che emergono dalle chat private costituite ad hoc; ad hoc le chat private, non le indiscrezioni.
Come la definisci una persona che ha partecipato da protagonista alla campagna di delegittimazione dell'altro candidato Sindaco più probabile?
Indiscrezioni che poi ci ricordano che solo alcuni dei complottisti vennero dissuasi dal candidarsi per la carica di sindaco, come a spianare la strada alla Sig. Raggi una volta fatto fuori De Vito.
Ma su quest'ultimo aspetto, va detto, la divenuta Sindaca c'entrerebbe poco, per cui la perplessità è da girare più ai vertici dell'uno vale uno che alla promossa eroina a 5 stelle.
Infine, come sappiamo, sono sopraggiunte anche le note vicende Muraro, Marra e Romeo.
Che c'azzecca tutto questo con i problemi gravi dell'Italia o con quelli ereditati da Roma?
È motivata tutta questa attenzione in riferimento a determinati particolari?
E sì che è motivata!
A causa di questi spregiudicati giochini interni, nei quali anche i vertici sembrerebbero aver svolto un ruolo non marginale, il tutto in netto contrasto con la tanto declamata trasparenza, a Roma va avanti da mesi una faida interna ai 5 Stelle che ha di fatto immobilizzato la vita amministrativa della Città.
Che l'amministrazione M5S-Raggi non faccia nulla, oltre a deliberare inutilmente per nominare e revocare incarichi, è un problema o no?
Che le uniche cose fatte da questa Amministraziono siano state chiudere gli occhi di fronte ai possibili licenziamenti delle partecipate o far finta di essere in vacanza di fronte alle chiusure con la forza dei centri sociali, è un problema o no?
Che l'unico messaggio che arrivi da questa amministrazione sia solo il mostrarsi più poliziotti degli altri, per cui il problema principale del trasporto di "pubblica utilità" è divenuto quello di trovare i controllori per fare le multe, oppure inviare i vigili per fermare gli ambulanti che fanno la fame vendendo pochi stracci, è un problema o no?
Per essere chiari, a Genova o a Milano, avete minimamente idea di quale sia, oggi, la quotidianità di chi vive a Roma?
Raggi, De Vito, Frongia, ma anche i Di Battista, i problemi di Roma li conoscevano bene, ne hanno urlato tanto contro Marino, tutti i giorni a presidiare il Campidoglio per cacciare il mentitore; così come sapevano che la vittoria del M5S era più che sicura.
Ma anziché prepararsi per amministrare la città al meglio, le chat ci dicono che sono passati mesi nei quali il problema principale è stato quello di farsi le scarpe l'uno contro l'altro per la carica di Sindaco, per cui nulla di più normale che poi la divenuta Sindaca Raggi abbia dovuto affidarsi ad "esperti" di lungo corso, Muraro e Marra, visto che lei di monnezza e di molto altro ne sapeva parlare solo nei comizi.
Questo il quadro generale che deriva da questioni che, si dice, non meriterebbero così tanta attenzione mediatica.
No no, da cittadino romano non sono per nulla d'accordo.
Ma s'è capito o no che una volta c'era un Tizio, dipendente del Comune di Roma, che con una messa in aspettativa e un incarico politico, in poche ore, sempre con i soldi dello stesso Comune, è passato da 40.000 euro l'anno a 110-120.000?
S'è capito o no che un altro Tizio, fratello di Caio a capo di Tizio, con un passaggio di ruolo si è ritrovato lo stipendio aumentato di 20.000 euro l'anno?
E s'è capito o no che, in prima istanza, a gestire la monnezza e i problemi dell'Ama venne incaricata una Tizia che con l'Ama ci lavorava da anni, per di più pagata profumatamente?
Nel frattempo, mille questioni rimaste irrisolte che riguardano la quotidianità e la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini romani.
Caro Beppe, è forse questo l'operato politico di cui andare fieri?