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Purtroppo, di nuovo in evidenza: Contro ogni forma di razzismo
Tutti ipocritamente "raziocinanti" di fronte ad un fenomeno che riguarda la vita di milioni di esseri umani, colpevoli soltanto di essere nati nel posto sbagliato e, soprattutto, nel momento sbagliato.
 
Ci risiamo: un altro naufragio della disperazione. Alle ore 13.00 del 15 settembre le cronache giornalistiche ci hanno raccontato di altri 14 "immigrati clandestini" morti.
Le virgolette e l'evidenziazione sono d'obbligo: chissà, forse la coscienza si sente meglio avendo a che fare con dei clandestini anziché con delle persone.
Del resto, perché mai i mezzi d'informazione, i giornalisti, non dovrebbero adeguarsi al verbo leghista e fascista oggi al Governo del Paese?
E perché mai anche il testimone di turno non dovrebbe correggersi mentre racconta di aver visto "delle pers... dei clandestini in difficoltà"? (TG2 e TG1 delle 13.00 e 13.30)
Avranno di che gioire le forze politiche che da sempre si occupano di questa tragedia della povertà soltanto nei termini di fare leggi sempre più intolleranti, restrittive ed inapplicabili.
Bossi, Fini e tutti coloro che pensano ed hanno pensato agli immigrati soltanto come ad oggetti da usare e dismettere a piacimento dei più ricchi potranno vantarsi di averne fermati altri 14. Le loro leggi sono così efficaci che ai dannati della terra non resta altra scelta che rischiare quotidianamente la vita.
 
Una strage d'innocenti che sul piano formale non ha colpevoli, ma per la quale siamo tutti assassini.
Soltanto ieri oltre mezzo milione di persone ha sentito l'insopprimibile necessità spontanea di protestare contro la politica sulla giustizia del Governo Berlusconi; e soltanto ieri l'altro le politiche sull'immigrazione dell'Ulivo erano poco meno peggio di quelle entrate in vigore in questi giorni.
Diversi livelli di responsabilità, certo, ma "tutti, tutti, tutti" ipocritamente "raziocinanti" di fronte ad un fenomeno che riguarda la vita di milioni di esseri umani, colpevoli soltanto di essere nati nel posto sbagliato e, soprattutto, nel momento sbagliato.
Milioni di persone colpevoli soltanto di voler guadagnare di che sopravvivere che, grazie alle nostre leggi (Bossi-Fini o Turco-Napolitano), possono essere nascosti ai nostri occhi e alle nostre coscienze dietro l'etichetta di clandestino.