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Social Bug

Purtroppo, di nuovo in evidenza: Contro ogni forma di razzismo
Prima di condividere facili processi in piazza, con nomi e cognomi, informarsi un po' di più non guasterebbe.
Perché se è vero che c'è censura sui fatti di Bibbiano, buona parte di questa riguarda proprio i social e non i canonici mezzi di informazione.
Basta fare una googlata tra le notizie in rete per poterlo verificare.
È proprio chi chiede con violenza il perché non ci si occupi di più dei fatti di Bibbiano, il primo ad oscurare le notizie che mano a mano vengono approfondite e verificate.
Perché si tratta di notizie che non lo interessano, in quanto poco funzionali alla campagna politica che sta portando avanti attraverso i social.

Lo "psicoterapeuta della Onlus degli orrori Hansel e Gretel, si chiama Claudio Foti, ed è legato al PD", tuona uno dei tanti bannerini che va per la maggiore. Addirittura si travestiva da "Lupo".

Bene, che il lupo di cui sopra è stato scarcerato, in quanto non vi sono gravi indizi di colpevolezza, da quanti bannerini lo avete letto?
Domani potrebbe emergere altro, figuriamoci. Al momento, però, la notizia intera è che si tratta di una persona prima incarcerata e poi scarcerata per assenza di gravi indizi.

E che a smentire che sia stato fatto uso di elettroshock siano stati proprio gli inquirenti, dove e come lo avete letto?
Di sicuro non da chi va in giro seminando bannerini che chiedono maggior interesse per Bibbiano.
Così come non potete aver saputo da Di Maio che il Centro Studi Hansel e Gretel, oggi incriminato, sino a ieri l'altro godeva invece anche della fiducia dei 5 Stelle, tanto da aver beneficiato di una donazione.

Premessa anche quest'ultima notizia che il WEBBE degli odiatori di professione col piffero che ve la dice, sarebbe da infami attribuire ai 5 Stelle, solerti donatori del Centro Studi Hansel e Gretel, chissà quali scopi perversi o chissà quali complicità: "Finanziavano gli orchi".
Sarebbe da infami e soprattutto da stupidi.
Perché gli orchi esistono e il più delle volte sono in casa nostra.
Anche su questo, è sufficiente una breve googlata per informarsi su quante violenze vengono perpetrate e nascoste all'interno delle mura di casa. Ed è soltanto con fatica, dopo anni di violenze, che le vittime trovano la forza di denunciare quanto subito proprio là dove avrebbero dovuto sentirsi più al sicuro.
Nulla di più normale, quindi, che anche i 5 Stelle abbiano deciso di contribuire, scegliendo in quel momento i soggetti ritenuti più adatti, allo sviluppo di centri che intervengono per tutelare i bambini dagli orchi che girano in casa.

Con ciò detto, la vicenda di Bibbiano va considerata con estrema attenzione.
Se solo venisse confermato il 20% delle accuse, saremmo di fronte a fatti gravissimi.
Fatti gravi che dovrebbero però indurci a trovare le soluzioni affinché simili episodi non si ripetano, non certo per fare campagne elettorali che non si fanno scrupolo di mettere in discussione, in toto, interventi che hanno alla base la tutela dei soggetti più deboli: perché non c'è un orco migliore di un altro.