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Social Bug

Purtroppo, di nuovo in evidenza: Contro ogni forma di razzismo

Viste ora alcune riprese dall'Inghilterra: per le strade le persone si comportano come se nulla fosse, la vita di tutti i giorni.
Il problema, però, al di là di chi governa, è che, come si dice a Roma quando uno è de coccio: "in culo sì, in testa no!"
Ed è bene scriverlo esattamente come viene detto, così che qualcuno de coccio forse capisce.
Viviamo in paesi dove la stragrande maggioranza delle persone passa la vita con il telefonino in mano ed è connessa.
Non capisci il problema una volta e ci sta; non lo capisci due volte e ci sta, ma non ci sta che alla decima continui a rifiutare di capire, con la convinzione che tanto da te non succederà nulla.


Sono quasi due mesi che l'OMS si sforza di dire che il problema non è il SE, ma il QUANDO. Perché un virus non lo fermi alle frontiere. Lo puoi rallentare nella sua corsa verso casa tua, ed è un bene perché questo ti consente di organizzarti, ma prima o poi arriverà.
Ma QUANDO quel POI arriverà, devi essere appunto pronto per gestire il problema.
Tanto più che gli esempi non mancano, tipo anche l'Italia con la sua fretta dei primi giorni, con la gara a voler riaprire tutto.
Ma meglio ancora vedendo cosa sta succedendo in queste ore in Spagna.
Una curva dei contagi che ha spiccato il volo in soli tre giorni, per cui è ragionevole calcolare che nel giro di altri tre giorni vi saranno gli stessi numeri dell'Italia.
Di fronte a tutte queste esperienze, possibile mai che se un Johnson dice bestialità naziste da "selezione della specie", e le dice ormai in solitaria, visto che non c'è più neanche Trump a sostenere che è solo un'influenza e che quelle dell'OMS erano tutte bugie, un'intera popolazione continui a vivere come se nulla fosse?
Serve un atto del Governo per mettere in fila notizie che vanno avanti da almeno 6 settimane?
Ma in effetti, a giudicare dai tanti che fuggono da una zona per recarsi in altre realtà dove potrebbero non essere neanche curate, forse anche da noi non sarebbe andata diversamente.
Come se dice a Roma: in culo sì, in testa no.